Con l'arrivo della pandemia e le conseguenti chiusure, un fenomeno già affermato quale quello del cibo da asporto (e del delivery) è aumentato in modo esponenziale.
L'incremento, purtroppo, si accompagna ai tanti effetti collaterali di una scelta basata più sull'abitudine, la golosità e la comodità, che non su parametri legati alla tutela della nostra salute. Risultato, il rischio del sovrappeso e dell'obesità è più che mai concreto, così come le ricadute, potenzialmente serie, sull'organismo.
Da qui, la sintetica intervista al gastroenterologo Sergio Segato, direttore di reparto nell'ospedale di Varese e consigliere nazionale di AIGO, il quale ricorda l'esigenza di variare la dieta, ridurre il consumo di sale, privilegiare cibi nutrienti e poco grassi e tenere a bada il consumo di alcol ("Il fatto di bere nella propria casa e di non dover guidare - spiega - incoraggia l'eccesso").