Stupefatta. Così appare la Direzione Strategica di ASST Sette Laghi di fronte agli attacchi delle rappresentanze sindacali. Non certo nuovi, ma questa volta davvero inaspettati e, a parere dell'Azienda, del tutto immeritati.
All'indomani dell'affondo, giunto a paragonare il trattamento del personale medico infermieristico a quello che il colosso Amazon riserva ai propri addetti (per rivedere la posizione dei sindacati, clicca qui), la replica dei vertici ospedalieri è garbata quanto ferma e, soprattutto, argomentata.
"Le scelte di questo difficile anno - spiegano da ASST - sono state costantemente condivise con le rappresentanze sindacali, tanto che, negli ultimi 12 mesi, gli incontri sono stati più di 30, come i verbali delle sedute stanno lì a dimostrare".
Sul fronte della gestione dell'emergenza covid, la dirigenza ricorda che la versione più aggiornata del Piano, frutto delle indicazioni regionali, è stata condivisa coi sindacati lo scorso 15 Marzo. In quell'occasione le soluzioni relative a chiusure, trasferimenti, spostamenti e riorganizzazione, sono state dettagliatamente illustrate.
Per quanto riguarda la presunta carenza di organico, questa, sentenzia l'Azienda, "è una polemica che poteva reggere l'anno scorso. Ma quest'anno, al netto del turnover, ASST ha incrementato l'organico dei soli infermieri di 230 unità, confermando l'attrattività degli ospedali dei Laghi".
Le sigle dei lavoratori, inoltre, puntavano l'attenzione sui turni massacranti e lo stress psicologico.
A questo proposito, la posizione dei vertici è altrettanto chiara: "Gli oltre 400 degenti covid oggi presenti (più di 4 mila quelli assistiti, complessivamente, da Ottobre ad oggi) rappresentano una mole tutt'altro che indifferente. Detto ciò, le esigenze e le criticità psico-emotive non sono affatto trascurate, bensì monitorate e affrontate costantemente. Inoltre, ricordano, in questo momento i professionisti che si prestano al turno da 12 ore sono 186 (95 dei quali infermieri), una parte di quali volontari, su un totale di oltre 5 mila".
E i servizi esternalizzati? Risposta telegrafica: "La mission di ASST è curare le persone e i servizi che esulano da quel perimetro, una volta affidati a soggetti esterni individuati e selezionati secondo rigidi parametri di qualità, non tolgono un solo posto al nostro organico. In compenso, danno un'occasione a tanti lavoratori. Dove sta il problema?".
Infine, le funzioni ambulatoriali e chirurgiche, che i sindacati vorrebbero sospendere per alleviare le fatiche del personale. Ma sul punto Asst è irremovibile: "No. Finché i numeri ce lo consentiranno, andremo avanti".