"Vertenze, il covid è un male. Ma anche un alibi"

La Cisl dei Laghi evidenzia la profonda differenza tra gli interventi dell’ultimo anno e quelli degli anni precedenti. Spicca il crollo dei licenziamenti, bloccati fino all’Autunno. Ma anche il ruolo “ambiguo” della Cassa Integrazione

Un anno di covid ha condizionato tutto, scardinato gli schemi, cancellato abitudini, messo in discussione tante di quelle che consideravamo delle costanti.

E se a pagare il prezzo più salato è la Salute pubblica, a ruota ci sono economia e lavoro, la cui quotidianità, specie in alcuni settori, comincia a presentare il conto.

E’ il caso delle vertenze sindacali, così come fotografate dalla CISL dei Laghi.

1365 lavoratori assistiti, equamente divisi tra le provincie di Varese e di Como.

La maggior differenza è dettata dal crollo degli interventi causati da licenziamento. E il motivo è semplice: il blocco deciso dal governo ha blindato, finora, migliaia di posti di lavoro. Ma cosa succederà dopo? Un indizio, secondo il sindacato, è dato dalla voce “cassa integrazione”.

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