Covid, fede e speranza. "Nulla sarà più come prima"

La messa celebrata dall’Arcivescovo Delpini all’Ospedale di Circolo diventa un’occasione di profonda riflessione per chi, da oltre un anno, combatte in prima linea. Bonelli: “Tutto è cambiato, nella sanità e nella società”

Tanti perché affliggono il mondo colpito dal covid. Perché è successo? Perché ci si è ammalati? Perché ho perso una persona cara? domande esistenziali, che possiamo estendere ad altri momenti, ad altre epoche, ad altri periodi.

Quando l’uomo ha paura si sente ancora più piccolo e le domande esistenziali risuonano nella mente e nel cuore. A quelle, riconosce Monsignor Mario Delpini, ospite dell’Ospedale di Varese per rendere omaggio ai caduti, è impossibile trovare risposta. Perciò bisogna dare un senso diverso alla parola.

Un senso amichevole e amicale, che l’arcivescovo riassume in 5 passaggi, rivolgendosi agli operatori sanitari: preghiamo, riflettiamo, speriamo, prendiamoci cura dell’altro. E infine,grazie.

Particolarmente sentito l’intervento del direttore generale, Gianni Bonelli, comandante infaticabile di una guerra di trincea, dolorosa e logorante: non posso immaginare - dice rivolgendosi a medici e infermieri - cosa ciascuno di voi abbia provato lì, al cospetto di quella sofferenza e di quelle morti. Ma una cosa la so. Il cambiamento c’è stato. E ne faremo tesoro".

Disponibile su Google Play
Disponibile su Google Play