Gli ultimi episodi si sono verificati sabato e domenica, ma sono gli ennesimi di una lunga serie, quando due persone si sono presentate all'hub della Schiranna pretendendo di essere esonerate dal vaccino per motivi che, spiega la responsabile Augusta Diani, non trovavano riscontro in alcun documento medico.
Al fianco dei "contestatori", in entrambe le occasioni, due avvocati. Anche se la stessa dottoressa precisa: "Abbiamo chiesto di poter accertare la loro qualifica, ma si sono rifiutati".
Parlare di boicottaggio potrebbe suonare eccessivo, ma è chiaro che le continue incursioni di persone che rifiutano il vaccino senza poter sottoporre ai medici delle valide certificazioni cliniche e che trovano al proprio fianco avvocati pronti a sollevare cavilli, pretendere l'intervento delle forze dell'ordine e dare battaglia, non contribuisce a rasserenare il clima dei centri vaccinali, reduci da molti mesi di incessante andirivieni e ormai prossimi alla chiusura (dal 17 l'attività rientrerà entro il perimetro dell'Ospedale).
Oggi, a poche settimane dal primo di questi episodi (che Rete55 aveva raccontato in questo servizio), medici e infermiere hanno chiesto di poter dire la loro ai nostri microfoni.