Forte Respiro Rapido. Il titolo del libro che Marco Risi ha dedicato a papà Dino, coincide con le ultime parole scritte dal grande regista in un biglietto, poco prima di spegnersi, a 91 anni.
Così uno dei principali artefici della Commedia che ancora oggi fa scuola al mondo del Cinema, riportava le proprie condizioni di salute. Non lo faceva da cineasta, bensì da medico. Perché era questa la sua formazione originaria, da milanese di nascita e romano di adozione, destinato a cambiare vita e missione, per firmare capolavori quali Il Sorpasso, I Mostri, La Marcia su Roma: diventando pioniere di quella italianità che nessun’altra espressione artistica ha saputo interpretare, esorcizzare e comprendere meglio del Cinema e dei suoi maestri di quegli anni: Monicelli e Risi, e poi Pietrangeli, Germi e Scola.
A farsene cantore è il figlio Marco, ospite del Premio Chiara, erede di una visione che nel passaggio generazionale si è trasformata e caricata di un talento rispettoso ma svincolato dall’ombra del maestro.
Come raccontato a Mauro Gervasini, Marco ha scelto altre vie, altre narrazioni, altri stili, che lo hanno portato a firmare opere importanti e molto diverse dall'impronta paterna. Basti pensare a Soldati, Mery per Sempre, Ragazzi Fuori, Il Muro di Gomma e Fortapasc.
Nella puntata di CineAmando in onda martedì 19 Ottobre (ore 20.45) racconteremo più da vicino la serata del Chiara, attraverso la voce del suo protagonista.