Air Italy, ancora in piazza: "Ignorati da MISE e Regioni"

Fumata nera dall’incontro al Ministero del Lavoro. I 1322 lavoratori della compagnia rischiano il licenziamento e lo stop agli ammortizzatori dal 1 Gennaio. Nella capitale striscioni e manifestanti “senza volto” attaccano la “macelleria sociale attualmente in atto”

Nulla di fatto. Questo, secondo i sindacati, l'esito dell'incontro odierno a Roma, presso il Ministero del Lavoro, quello che avrebbe dovuto sciogliere i troppi nodi che soffocano i 1322 lavoratori di Air Italy.

La scadenza degli ammortizzatori, fissata per il 31 Dicembre, è ormai pericolosamente vicina, così come il termine delle licenze di volo, "patente" fondamentale per il personale, che rischia di dover rinunciare ad altre opportunità del settore.

Cionostante, a dispetto degli auspici formulati da FILT CGIL e UIL Trasporti, l'incontro odierno è stato sostanzialmente snobbato da alcuni attori fondamentali, a cominciare dal Ministero per lo Sviluppo Economico e i rappresentanti istituzionali delle Regioni Lombardia e Sardegna.

Assenze che, secondo i sindacati, hanno incoraggiato i liquidatori a proseguire per la loro strada, che conduce alla completa, definitiva e irrimediabile chiusura dell'azienda.

A margine del vertice, decine di dipendenti sono quindi tornati a manifestare il proprio disagio, con striscioni che denunciano la "macelleria sociale" e "il male oscuro dei cieli italiani". In campo, ancora una volta, lavoratori "senza volto", cioè col viso coperto da maschere che, in maniera simbolica quanto drammatica, sottolineano l'annullamento dell'identità.

Il video della mobilitazione, preparato dai rappresentanti dei lavoratori, è disponibile in questo servizio.

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