Dal governo regionale a quello nazionale, dalla manovra alla riforma, dalle pensioni alla sanità.
Da Varese si leva forte e chiaro l’altolà di CGIL, CISL e UIL, che per voce dei vertici lombardi (nell'ordine, Monica Vangi, Pierluigi Rancati e Danilo Margaritella), aprono uno spesso cahier de dolèance.
Prima parte, come detto, il pollice verso di fronte a una manovra che non sostiene il lavoro, non cambia il passo al regime delle pensioni, non fa abbastanza sul fronte ecologico, non riduce le tasse a favore dei più deboli. A seguire, le perplessità sulla Riforma del Sistema Sociosanitario Lombardo.