Basta lamentele e rimorsi. Una bella mangiata, superiore alle nostre necessità ma emotivamente appagante, specie se in compagnia e magari nel cuore delle festività, non è qualcosa di cui pentirsi, ma un momento di gioia da godere appieno.
E il pentimento del giorno dopo? Secondo Erika Minazzi è si riassume in un esercizio sbagliato. E, a volte, in una spia luminosa da non sottovalutare.