Comincia oggi l'esperienza di Salvatore Rosario Pasquariello in qualità di Prefetto di Varese.
Reduce dal biennio ai vertici della Prefettura di Sondrio, il dottor Pasquariello (sposato e padre di tre figli) vanta una carriera cominciata oltre 30 anni fa ad Aosta. Dopodiché, si sposta in Basilicata, sua terra di origine, poi a Verbania e Brescia.
In mezzo, ruoli di grande responsabilità durante l'emergenza rifiuti di Napoli, dove ha lavorato in sinergia col Prefetto De Gennaro.
A Varese non è certo nuovo: il dottor Pasquariello ha già operato a Villa Recalcati per diversi incarichi di rilievo e, nel 2008, ha seguito da vicino l'organizzazione dei Mondiali di Ciclismo, affiancando l'allora Commissario e Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso.
Nel suo saluto ai media locali, in questa intervista rilasciata a Matteo Inzaghi, il Prefetto si sofferma sull'esigenza di attivare concretamente la Commissione Permanente Provinciale, vigilare su un disagio giovanile che, complice la pandemia, ha ormai raggiunto i livelli di guardia, e affiancare, nella loro quotidianità, i sindaci del territorio:.
"Ho vestito anch'io la fascia tricolore nel mio Comune di origine, Ruoti - racconta il rappresentante apicale del Governo in Provincia di Varese, il quale aggiunge: ho avuto modo di conoscere da vicino il difficile compito degli amministratori locali, in qualità di primo cittadino, ma anche di Commissario Prefettizio: ruolo che, in una decina di occasioni, mi hanno visto al timone di Municipi soggetti ad amministrazione straordinaria".
Nota dolente, la carenza di organici. Il personale della Prefettura di Varese, chiosa il dottor Pasquariello, dovrebbe contare 107 funzionari. Attualmente, ne sono in servizio 55.