Mai Paura, la tempesta perfetta

Vi raccontiamo la magnifica serata vissuta a Busto Arsizio, coi ragazzi dell’associazione, i premi Oscar, l’istrionica Emy Bossi e la carica di empatia che solo l’autentica solidarietà sa regalare

Sfilano senza paura i ragazzi di Emy Bossi, unici, autentici protagonisti di una serata indimenticabile.

Per loro, per noi, per chi crede davvero che un mondo migliore possa iniziare solo se chiudiamo a chiave in un cassetto della Storia le logiche arriviste, vanesie e autorefenziali che ancora oggi dominano la logora ma ammiccante legge del più forte. E le rimpiazziamo, una volta per tutte, con la potenza del sorriso, l'entusiasmo della condivisione, il successo del bene comune.

E non c'è niente di così tangibile e concreto, come le ricadute emotive, pratiche e sociali di ciò che l'associazione Mai Paura, nel giro di pochi anni, è riuscita a portare con sé.

Lo abbiamo visto e vissuto insieme ai suoi ragazzi: nelle rombanti acrobazie capitanate da Vanni Oddera, nelle giornate trascorse in azienda, negli studi televisivi, nei bar, negli atelier. Nel lavoro infaticabile con cui Thomas, Giampiero, Nino e Angelo stanno restituendo a nuova vita l'area che presto diventerà il Gabry Camp. Nello sguardo del sindaco Emanuele Antonelli, quando si è detto orgoglioso della sua Busto Arsizio.

E, più ancora, lo abbiamo visto negli occhi luminosi, nei sorrisi vivaci, nella gioia palpitante che regnavano sovrani nel cinema Fratello Sole, scrigno di un tesoro che alcuni, freddamente, chiamano Terzo Settore. Che altri, più empatici, chiamano compagnia. E che la grande famiglia di Mai Paura, più semplicemente, chiama casa.

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