La carenza di infermieri affligge ogni ambito della sanità pubblica e privata italiana, compresa la sua articolazione sociosanitaria.
Nelle RSA lombarde mancano all'appello 4 mila professionisti (per una media di 3 "assenze" ogni 100 posti letto).
Come più volte sottolineato dagli addetti ai lavori del nostro territorio (per riascoltare l'intervista-sfogo del Presidente dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Varese Aurelio Filippi, clicca qui), il problema non è solo nei numeri, ma anche nella mole di lavoro che grava sugli operatori, costretti a sommare le proprie mansioni a quelle tipiche di altre figure, come ASA e OSS.
Per far fronte alla vera e propria emergenza, che in questi mesi ha visto addirittura chiudere alcuni nuclei e unità per mancanza di personale, e per intervenire senza dover attendere la formazione di nuovi infermieri, l'UNEBA (l'unione che riunisce e rappresenta oltre mille enti del Terzo settore in tutta Italia) ha deciso di guardare al Sudamerica e di aprire un canale privilegiato con le università di Perù e Paraguay, ma anche con l'Ospedale italiano di Buenos Aires, in Argentina.
Obiettivo, reclutare personale infermieristico locale. Si tratta - spiegano da UNEBA - di lavoratori formati in strutture di indubbia qualità e affini dal punto di vista linguistico (per chi parla spagnolo imparare l'italiano è una missione relativamente agevole).
Nei prossimi giorni, l'Unione presenterà ufficialmente il video promozionale (realizzato da Leonardo Gervasi) inviato in America Latina e rivolto ai professionisti del settore, affinché rispondano presente e puntino su un'assunzione nel settore sociosanitario nostrano.
Tra i partner dell'iniziativa, Fondazione Uboldi di Paderno Dugnano e Fondazione Molina di Varese, in campo col presidente Carlo Maria Castelletti e con l'ex numero uno, attuale consigliere comunale del capoluogo, Guido Bonoldi.