Dal 6 al 15 Maggio Italia e Svizzera tornano a raccontare una storia condivisa, declinata lungo i rivoli della memoria e della tradizione popolare, della testimonianza e della appartenenza.
Per questa quarta edizione, i Vasi Comunicanti di Karakorum, annuncia Stefano Beghi, trovato un prestigioso alleato nel Festival Internazionale della Narrazione di Arzo si fanno letteralmente in 4, coinvolgendo la gente di borghi e montagne, tra Valceresio e Mendrisio, tra Clivio e Saltrio, Arzo, Besazio e Tremona, affinché il ricordo si faccia racconto per diventare spettacolo.
Attivo da oltre 20 anni il Festival di Arzo, spiega Ursula Rampoldi, vede la frontiera come un ponte, il confine come un collegamento e la cultura popolare come un sentiero, evocativo e inclusivo, che dalla notte dei tempi ci conduce verso il futuro.
Giornata clou, il 15 Maggio (o, in caso di pioggia, il 21), quando ciascun borgo si racconterà attraverso la voce degli attori, a loro volta ispirati dal dialogo, dal contatto, dall’interlocuzione empatica coi cuori pulsanti dell’identità locale.