Coldiretti rilancia l'allarme cinghiali, definendolo ormai fuori controllo.
Il numero complessivo degli animali sale a quota 2,3 milioni e le loro presenza nei centri abitati e sulle spiagge non rappresenta più un'eccezione, bensì una rischiosa costante.
Il presidente Fernando Fiori attribuisce l'acuirsi dell'emergenza alla siccità e invoca un'immediata "chiamata alle armi", cioè un programma di abbattimenti che riduca l'esercito di ungulati.
Affamati e assetati, spiega l'associazione, i cinghiali non solo devastano campi e coltivazioni, danneggiando ulteriormente le imprese agricole, ma si spingono sempre più vicino alle abitazioni e luoghi frequentati dalle famiglie, rappresentando un serio pericolo per l'incolumità (pare che, in media, un italiano su 4 si sia già trovato faccia a faccia con questi animali).
Non ultimo, il capitolo salute: "I cinghiali - chiosa Fiori - contribuiscono alla diffusione della peste suina, malattia che ha già costretto gli allevatori liguri e piemontesi ad abbattere migliaia di capi".