I detenuti che lavorano, dentro o fuori del carcere, sono recidivi nel 2% dei casi.
La recidiva di coloro ai quali questa opportunità non viene data supera il 70%.
Insomma, per essere efficace il reinserimento non può prescindere da ciò che nobilita l’essere umano.
Se n’è parlato in un incontro voluto dal Prefetto Salvatore Pasquariello, preludio a un convegno previsto il 29 Maggio.