Varese: RSA e asili, Fisascat chiede soldi e pensione

D’Aquaro (Fisascat-Cisl) invoca stipendi più adeguati e pensioni ragionevoli per chi opera in asili e RSA

Più soldi in busta e pensione in tempi ragionevoli. Questa, in estrema sintesi, la posizione del Fisascat, che nell’ambito dei servizi rappresenta anche i lavoratori del Terzo Settore e che, dalla segreteria dei Laghi, si rivolge in un colpo solo a governo e aziende: "Ci occupiamo degli addetti di asili e RSA - spiega Giuseppe D'Aquaro - cioè di luoghi ai quali affidiamo quanto ci è di più caro al Mondo, bambini e azniani, figli, nipoti, genitori, nonni. E' necessario, pertanto, che la parte datoriale compensi adeguatamente chi si occupa di questi compiti delicati (anche perché la vicina Svizzera paga molto di più) e, dall'altro lato, che il Governo conceda il meritato riposo prima che le energie vengano meno".

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