Gallarate: Contributi rette Rsa, il Comune mette un tetto

Tagli alle spese comunali, da gennaio un tetto per le rette delle Rsa a Gallarate. Opposizione preoccupata

Da gennaio 2024, con delibera di giunta del 13 dicembre, viene introdotto un tetto alla compartecipazione del Comune alle rette nelle Rsa cittadine, “indipendentemente dalle situazioni economiche degli assistiti” sottolinea la consigliera comunale dell’opposizione, Margherita Silvestrini, che insieme a Pd e Città è Vita, denuncia un aggravio di spesa per le famiglie. In particolare questo provvedimento “ha due gravi conseguenze”, continua Silvestrini, “uno, la persona non può più scegliere la struttura che si sposa meglio alle sue attitudini e nella quale vorrà concludere la sua vita e due, si inserisce un parametro economico nella valutazione di ingresso degli anziani da parte delle strutture sanitarie. Inaccettabile se si parla di servizi alla persona”. Guardando i numeri, secondo le minoranze, “ci sono molti anziani la cui retta è composta da una compartecipazione superiore al tetto che è stato messo. Cosa succederà dopo il primo gennaio per questi. E quelli nuovi, saranno costretti a migrare altrove?”
Prima dell’introduzione di un tetto, spiega Pignataro del Pd, “i contributi venivano erogati alle famiglie in base all’Isee”.
“Un criterio di massima va rispettato”, ha dichiara il consigliere comunale Coppe di Città è vita “ma non può essere reso omogeneo per tutti. L’alternativa è trovare un posto al difuori del territorio alla propria portata, diventare un migrante sanitario”
“Questa fissazione per il pareggio di bilancio per il risparmio si esercita stranamente su alcuni settori. Evidentemente ci sono dei settori sacrificabili e altri no”, ha rimarcato Carmelo Lauricella.

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