Sarebbe impossibile leggere su un giornale di oggi ciò che Giovanni Testori pubblicava negli anni Ottanta sul Corriere della Sera.
Un intarsio di parole e riferimenti; un continuo intreccio di rimandi e citazioni, di acrobazie verbali e arzigogolati incisi dedicati a Renato Guttuso.
Il drammaturgo e il pittore strinsero amicizia a Varese, per l'esattezza a Velate, e videro sbocciare insieme, 40 anni fa, la mostra di Villa Mirabello, proprio come raccontato ai Giardini Estensi da Toni Servillo, protagonista della serata clou di questa 15esima edizione Tra Sacro e Sacro Monte, che per l'occasione, su impulso del suo leader Andrea Chiodi, è calata a valle e gremito i Giardini Estensi.
Un evento di alto livello culturale, impreziosito dallo splendore del contesto e dal magistrale contributo dell'orchestra Sacro Monte di Varese, diretta dal maestro Riccardo Bianchi.
Ad affascinare, in questa opera-tributo realizzata con Casa Testori e curata da Giuseppe Frangi, è l'amicizia di due autentici esploratori dell’anima, così diversi eppure accomunati dall’accanita ricerca di Speranza, elemento essenziale del dipinto Spes Contra Spem, opera visionaria e definitiva su cui si incardina il legame intellettuale dei due artisti.