Gallarate: Ricordando Beppe. E 30 anni di battaglie

Gli esponenti di Fratelli d’Italia ricordano Giuseppe De Bernardi Martignoni: tenacia, sensibilità, generosità

Piangono l’amico, il compagno di mille battaglie, il punto di riferimento, energico e protettivo. La scomparsa di Giuseppe De Bernardi Martignoni scuote il cuore di Fratelli d’Italia.
“Mi hai devastato l’anima – dice Francesca Caruso all’amico scomparso - mi hai lasciata sola, ma non prima di avermi insegnato a renderti orgogliosa di me”.
"Me lo fece conoscere mio padre nel 1996, ricorda, affranto, Andrea Pellicini: da quel giorno Beppe è stato per me un fratello maggiore: gli hanno voluto bene, anche gli avversari, perché Beppe, pur essendo un uomo di parte, era soprattutto un uomo, un combattente generoso”.
"Continuerò a lavorare anche per te, promette Marco Colombo, per non disperdere quel lascito, di noi gente normale, abituata a tirare il “carro”.
Mentre un altro Marco Colombo, oggi alla guida del consiglio comunale, ricorda i suoi esordi: "Caro Beppe, 20 anni fa mi hai messo una mano sulla spalla, mi hai sorriso e hai deciso di aiutarmi a crescere".
Un amico fratello, anzi, il mio “fratellone”, dice Salvatore Giordano, piangendo un riferimento che non smetterà mai di guidarlo.
Persona molto cara e umile – aggiunge Emanuele Antonelli, al quale mancheranno "la voce calma e il sorriso sornione".
"Ho conosciuto Beppe pochi anni fa, chiosa Luigi Zocchi. Ho da subito apprezzato le sue doti umane, la sua grande disponibilità e la sua straordinaria capacità di esercitare ogni aspetto dell’attività politica".

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