Mentre attendiamo risposte dalle istituzioni tutte, di governo cittadino, di opposizione e dalle associazioni interessate e coinvolte, a seguito del nostro comunicato stampa “Il suono della legione e il sonno della ragione” a proposito dell'iniziativa svoltasi in Comunità Giovanile a Busto Arsizio il 21 settembre e che ha visto ospitati gruppi musicali ispirati da nazismo e fascismo, apprendiamo della richiesta di Fratelli d'Italia (pure essa silente sull'iniziativa in Comunità Giovanile di Legione Skinheads) portata in consiglio comunale per l'intitolazione di una Via cittadina a Sergio Ramelli. Riteniamo che ricostruirsi una "verginità" attraverso i morti e riferendosi ad anni di "tensione e piombo" da parte di un partito che conserva la fiamma missina nel simbolo e prosegue a non fare i conti col proprio passato, ma anzi continua a riproporcelo in altra versione ed usare fatti tragici del passato per legittimarsi nel presente e prospettare un futuro a "loro" misura, sia una operazione dannosa per la democrazia e la repubblica da cui arriviamo, che va difesa e resa presente e viva e che condanna ogni forma di violenza. Chiediamo quindi che non si assecondino "scorciatoie" che tagliano fuori la Storia, e aprono strade dalla destinazione incerta, quando non pericolosa. Auspichiamo che almeno questo appello rivolto a chi può per cuore e mandato porre un freno a questa deriva, non cada nel vuoto. Non bastano le parole di rito alle "feste comandate", perché proseguire nel silenzio evoca le parole del poeta..."anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti".
Il Comitato Antifascista di Busto A.