Samarate: Schiavi della moda, smantellata attività cinese

Lavoravano in nero e abitavano nel capannone in pessime condizioni igieniche. Denunciato titolare

Lavoravano come schiavi, in un capannone di Samarate che fungeva anche da alloggio, privo di qualunque requisito igienico-sanitario.

La Guardia di Finanza ne ha individuati 12, alcuni dei quali minorenni, tutti cinesi, come il titolare dell'attività, 49enne denunciato per caporalato, sfruttamento e ospitalità di manodopera clandestina.

Dopo aver incrociato i dati fiscali, le Fiamme Gialle sono intervenute sul posto, un fatiscente edificio di via Aspesi, e smantellato l'opificio che produceva e confezionava capi di abbigliamento di note griffe pagando gli addetti 8€ e rivendendo la merce a 400€.

Denunciata per abusivismo edilizio anche la proprietaria dell'immobile, utilizzato come dormitorio.

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