“Tanti sforzi mai ripagati. Anzi, il nostro lavoro è stato sminuito e le nostre professionalità criticate”. Parlano così Roberto Campari, ex presidente Amsc, e la sua vice Micaela Mora, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe e rispondendo al sindaco Andrea Cassani che ha recentemente dichiarato di vergognarsi dell’azione del consiglio di amministrazione dell’azienda, che pochi giorni dopo si è dimesso in blocco. “Abbiamo trovato un’azienda svuotata, senza figure apicali,con un ufficio del personale deserto. Abbiamo lavorato duramente per cercare di tamponare e di risolvere una situazione disastrosa, che lo stesso Cassani ha ereditato dall’amministrazione precedente".
E a dimostrare il lavoro svolto, ci sono i numeri. “Nel 2016, con una responsabilità di cinque mesi su dodici, dato che in quell’anno vi è stato il cambio dell’amministrazione comunale” - dicono Campari e Mora - “il consuntivo di Amsc si è chiuso con un meno 4 milioni 183mila euro; nel 2017, dunque primo anno intero di centrodestra, il bilancio è stato chiuso con un meno 2 milioni 895mila euro; il 2018, prevede una chiusura a meno 823mila euro”. Un trend positivo dunque. Che testimonia il tanto lavoro fatto e la necessità di avere più tempo a disposizione. “E infatti” - conclude Mora - “è proprio questo che auguriamo a chi verrà dopo di noi: che possa essere ascoltato e che possa essere messo nelle condizioni di lavorare con calma”.