Altri due casi di violenza sulle donne (e, in un caso, anche su bambini) sono stati scoperti dai Carabinieri, grazie al cui intervento i bruti sono stati l'uno arrestato e l'altro allontanato.
La vicenda più grave riguarda il Comune di Vergiate, dove un operaio albanese di 43 anni, pregiudicato per i reati di furto e ricettazione, era solito picchiare la moglie e i figli, tenendo l'intera famiglia in un perenne stato di paura e di soggezione psicologica e morale. La consorte e i tre ragazzi, tutti minorenni venivano sottoposti da tempo a insulti, minacce e aggressioni fisiche.
Provvidenziale l'intervento dei Servizi Sociali vergiatesi, che hanno segnalato ai militari dell'Arma la situazione, portando così all'arresto del padre-marito violento, ora rinchiuso nel carcere di Busto Arsizio.
Non potrà più avvicinarsi alla ex fidanzata, invece, un giovane italiano ventiduenne di Albizzate, che perseguitava la ragazza con continui pedinamenti, insulti e minacce. Già gravato da alcuni precedenti, per reati legati allo spaccio e alla resistenza a pubblico ufficiale, i 22nne è stato ora raggiunto da una misura cautelare che gli vieta di avvicinarsi alla ex e ai luoghi da lei abitualmente frequentati.