Matteo Salvini è stato chiaro quanto telegrafico: "Non c'è più una maggioranza, torniamo alle urne". Evidentemente, l'incontro delle scorse ore tra il Leader leghista e il Premier Giuseppe Conte non ha giovato alle acque gialloverdi, rese agitate da tante tensioni, a cominciare dal voto sulla Tav e proseguendo con visioni contrapposte in ambito economico, ma anche di politica interna ed estera. Salvini dunque taglia corto: "Subito in Parlamento e, a ottobre, tutti alle urne".
A formalizzare la crisi, il Presidente del Consiglio, che afferma: "Non ho nessuna intenzione di rimettere il mio incarico a Mattarella. Spetta a Salvini spiegare al Paese le ragioni che lo hanno portato a interrompere così bruscamente il lavoro del Governo. In Parlamento, a tutti gli italiani, dovremo dire la verità, e non potremo nasconderci dietro a slogan e dichiarazioni retoriche". Conte non ha chiarito quando questo avverrà, ma la prima data utile sembra essere il 20 agosto.
"Salvini ha fatto cadere il Governo perché ha messo davanti i sondaggi agli interessi dell'Italia" - commenta Luigi Di Maio. "Sono molto preoccupato per il futuro del Paese".