Le parole sono importanti, ripete Ciro Cascone, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano. Ma per lui quella massima non evoca un noto film di Moretti, bensì la necessità di fare chiarezza in etichette, frasi fatte e inglesismi che mal si conciliano con gran parte di quella realtà che tutti i giorni lui e i suoi Sostituti affrontano. Ospite del Rotary Varese Ceresio, in un intermeeting con altri club della zona e di fronte ai quasi cento partecipanti alla cena di Villa Porro Pirelli di Induno Olona, il capo dei magistrati che ogni giorno indagano su violenze e molestie, spaccio e aggressioni, atti di bullismo fisico o in rete, si sofferma sui fantasmi e le insidie di una comunicazione digitale che usa, diffonde e talvolta manipola l’immagine, facendo leva su prepotenza, vanità, frustrazioni e superficialità.
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Ragazzi nella rete, la parola al Procuratore Cascone
Ospite del Rotary Varese Ceresio, il capo dei magistrati che si occupano di minorenni si è soffermato sulle trappole del web, ma anche sullo sgretolamento dell’empatia
- Pubblicato il
Matteo Inzaghi
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