Ulteriore risvolto dell'inchiesta "Mensa dei Poveri". Secondo l'agenzia ANSA il sindaco di Gallarate Andrea Cassani sarebbe indagato per turbativa d'asta.
È lui stesso a parlarne, in un comunicato stampa diffuso anche attraverso la pagina facebook del primo cittadino
Cassani si dice sereno e pronto ad essere ascoltato al più presto dai magistrati, così come a denunciare chi ha coinvolto il suo nome nell'indagine.
L'ipotesi di reato ruoterebbe intorno all'affidamento di un incarico (un parere legale riguardante lazione di responsabilità promossa dall'amministrazione Guenzani a carico dei precedenti vertici di Amsc, l'azienda speciale gallaratese.
Cassani ribadisce più volte di aver agito nel segno della trasparenza, tanto da smentire l'ipotesi di affidamento diretto, visto che, chiarisce, "l'incarico è stato assegnato a un importante studio legale milanese tramite gara a evidenza pubblica".
Sul piano politico, tra le prime reazioni di sostegno all'esponente della Lega, si registra il commento dei parlamentari Paolo Grimoldi e Matteo Bianchi, rispettivamente segretario della Lega Lombarda e numero uno provinciale del Carroccio: "Cassani è un esempio di trasparenza e serietà e gode della nostra massima fiducia".