Un modello educativo. E’ giusto definire così il libro che Beppe Bergomi porta in giro per l’Italia da più di un anno, mettendo a disposizione la propria celebrità e il proprio impegno sociale.
Questa volta, al centro della serata organizzata al Golf di Luvinate, c’era la mission di Fondazione Ascoli, in prima linea a fianco di bambini e ragazzi colpiti da malattie oncoematologiche e oggi a caccia dei finanziamenti necessari alla realizzazione, all’Ospedale del Ponte, di camere protette per i pazienti infragiliti dalle terapie più aggressive. E così, patron Marco Ascoli ha accolto il mitico "Zio" e Samuele Robbioni, psicologo sportivo che col già campione del mondo e lo scrittore Andrea Vitali ha messo nero su bianco i primi 18 anni di vita di Bergomi, dall’hinterland milanese al Mundial dell’82.