C'erano imprenditori e accademici, giornalisti qualche politico e molti esponenti di categoria, questa mattina a Villa Ponti, dove la Camera di Commercio ha portato il secondo appuntamento di Varese in Prospettiva, progetto dell'ente camerale che intende disegnare le linee strategiche di rilancio territoriale in 180 giorni.
In attesa dell'incontro fatidico, quello del 27 Marzo, quando verrà presentato il frutto dei lavori, eccoci al cospetto della seconda giornata, ancora una volta coordinata dal giornalista del Sole 24 Ore Luca Orlando.
Tra gli interventi, anche quello del direttore di Rete55 Matteo Inzaghi, che si è soffermato su due aspetti: il coraggio delle scelte e i patrimoni "parcheggiati".
Sul primo aspetto, il giornalista e opinionista varesino ha puntato l'indice contro il forzato egualitarismo nella scelta di soggetti e realtà sui quali scommettere e investire: "Affinché il territorio cresca è necessario che chi ha l'esperienza e la competenza per scegliere individui dia le giuste indicazioni a chi ha la responsabilità politica delle decisioni. E che quest'ultimo decida davvero, scontentando qualcuno e privilegiando chi dimostra di possedere gli strumenti per emergere. Quest'ultimo diventerà così il proverbiale volano.
Sul secondo, Inzaghi ha preso spunto da una recente ricerca della Liuc - Università Cattaneo, ricordata a Villa Ponti dal professor Massimiliano Serati: "Varese è tra le province in cui "riposa" una delle più grandi fortune private d'Italia: se chi le detiene ne investisse una minima parte, le ricadute sarebbero enormi".