Un fondo unico per la disabilità, che affianchi la componente sociale a quella sanitaria. E soldi freschi per gli aventi diritto, con un occhio di riguardo a chi, tutti i giorni, dedica il proprio tempo ad assistere in casa una persona cara non autosufficiente. Sono le due frecce all’arco di Regione Lombardia, reduce da una commissione sanità che soddisfa il suo presidente Emanuele Monti, il quale ha chiesto e ottenuto di riportare la dote base a 600 euro.
Opinione diametralmente opposta quella del PD Samuele Astuti: Regione avrebbe potuto approfittare in modo ben più generoso dei soldi che il governo ha destinato alla Lombardia per il fondo disabili. Ma il punto non è questo. Secondo l’esponente dem la maggioranza sbaglia due volte bersaglio. Primo, perché insiste sui voucher, che hanno già dimostrato di non funzionare. Secondo, perché promette una dote a chi tiene il figlio a casa e nega il contributo a chi, invece, sceglie di mandarlo a scuola.