"Basta fake news, basta allarmismi. Il panico sta provocando molti più danni dell'influenza".
Paolo Grossi, numero uno del reparto di Malattie Infettive dell'ospedale di Circolo, nonché membro della task-force formata ad hoc dal Ministero della Salute, smentisce che vi siano due casi accertati di Coronavirus nella città di Varese.
"Al momento, spiega il professore, abbiamo un solo paziente sicuramente affetto da Covid-19, ma non è varesino. Si tratta, infatti, di una persona proveniente dalla zona rossa (le aree del lodigiano considerate l'epicentro della forma virale), che gli ospedali del posto hanno chiesto a noi di accogliere e curare perché, da loro, scarseggiano i posti letto".
"Oltre a questo non si registra, al momento, alcun altro caso. E comunque non risultano pazienti autoctoni, cioè residenti qui a Varese, colpiti dal coronavirus. Non capisco chi possa aver messo in giro questa voce".
"Vero è, prosegue Grossi, che nel nostro reparto stiamo ospitando casi sospetti. Finora tutti i tamponi eseguiti hanno dato esito negativo.
Dopodiché, incalza, potrebbero anche saltare fuori dei casi. Ma ricordo che, se è vero che si tratta di una forma virale nuova e di rapida diffusione, è altrettanto vero che nell'85% dei casi i pazienti guariscono in fretta. Nel restante 15% la situazione si fa più delicata, specie per anziani, persone già affette da precedenti patologie. Nulla di tragico, comunque. Abbiamo gli strumenti per contenere l'influenza. Prego solo i cittadini di tenere fede alle regole civiche che abbiamo più volte ribadito. E vi imploro, chiosa, non abusate della mascherina. Questa serve a chi ha già i sintomi, al fine di non trasmetterli. Non serve a chi sta bene".