La parte impegnativa, quella in Nepal, si è rivelata emozionante, appagante, impegnativa almeno quanto ricca di umanità. Quella che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto rientrare nella "normale amministrazione", vale a dire il viaggio di ritorno, si è invece trasformata in una vera e propria Odissea, complice le mille complicazioni generate agli allarmismi generati dal Coronavirus.
E così, la squadra dei volontari VISPE (associazione che si occupa di progetti solidali nei Paesi emergenti e che, con Giancarlo Airaghi, è particolarmente attiva in Nepal) si è ritrovata a rimbalzare, come una pallina da flipper, tra un aeroporto e l'altro: dall'Asia alla Turchia, da Parigi a Monaco, fino all'agognato approdo in quel di Malpensa.
Del team faceva parte anche il varesino Roberto Bof, che oltre a documentare l'esperienza della trasferta, ha anche documentato le difficili e avventurose operazioni di rientro.