Come da più parti previsto, alle 21.50 il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato l'ulteriore giro di vite dovuto al coronavirus, influenza che da oggi è stata ufficialmente definita "pandemia".
Il premier ha comunicato la decisione che Regione Lombardia chiedeva già da giorni: una stretta di 15 giorni sulle attività pubbliche e private: bar, ristoranti, negozi, parrucchieri, estetisti, centri commerciali e altri esercizi non direttamente collegati ai beni di prima necessità dovranno restare chiusi per le prossime due settimane.
Rimarranno attivi solo i rivenditori di alimenti, le farmacie e le parafarmacie, nonché gli uffici pubblici e i trasporti (che qualcuno chiedeva venissero sospesi), ma anche le edicole e i tabaccai (al centro di un servizio polemico nel TG di Rete55: se vuoi rivederlo clicca qui).
Resta obbligatorio restare a casa, uscendo unicamente per motivi di lavoro, necessità impellente o ragioni di salute.
"Solo con uno sforzo comune - ha detto Conte - riusciremo a contenere la diffusione del Covid19: non possiamo pretendere risultati a breve, ma da qui a qualche settimana ci auguriamo che emergenza possa rientrare".
A margine, il premier ha annunciato la nomina di un commissario straordinario, Domenico Arcuri, che lavorerà in sinergia con il capo della Protezione Civile Borrelli.