Piste vuote, parcheggi deserti, colpo d'occhio spettrale. In questi giorni di coronavirus, l'aeroporto di Malpensa (con la chiusura del T1 e la parziale operatività del T2) rappresenta in maniera plastica lo smarrimento di un Paese che cerca di salvarsi, combattere e risollevarsi. E pensare che, ironia della sorte, pochi mesi promuovevamo sul campo il sistema della brughiera, che in occasione del Bridge di Linate si confermava uno scalo strategico, efficiente e funzionale. Ora, con gli aerei e il orale a terra, la parola d'ordine è soltanto una: decollo.
ULTIMA ORA
- Confindustria Nautica, made in Italy conquista palcoscenico mondiale al Metstrade
- Ricerca, campagna ‘Tutti insieme dalla scienza alla cura’ per partecipazione alla clinica
- Influenza, aumenta incidenza: 418mila casi negli ultimi 7 giorni
- Cresco Award, premiati i Comuni italiani impegnati per un futuro sostenibile
- Natale, innalzato in piazza San Pietro l'albero al centro delle proteste
- La Talpa, lunedì 25 novembre super puntata finale: la chiusura in anticipo
- Cinema, alla Casa del Jazz di Roma al via la rassegna 'Cine Opportunità' con film 'Mia'
- Criptovalute, Teng (Binance): "Ue mercato estremamente importante per noi"
- Napoli, Conte: "Stimo Ranieri, l'ho chiamato. Il Var deve aiutare gli arbitri"
- Chiara Ferragni, l'inno alla sua nuova vita: "Lasciare andare certe persone per ricominciare"
Malpensa sogna un nuovo decollo
Viaggio nelle aree spettrali dell’aeroporto: triste, deserto, smarrito. E con una gran voglia di tornare ad alta quota
- Pubblicato il
Debora Banfi
Articoli correlati
Redazioni
Categorie
© 2023 - Totopartners s.r.l. | via delle industrie, snc - 21040 Gornate Olona (VA) | P.IVA 09164771009