Empatia in famiglia non il rimprovero: questo potrebbe essere il passo da parte dei genitori. Per i nostri ragazzi non uscire diventa fonte di angoscia, hanno bisogno di confrontarsi con i loro coetanei, hanno bisogno di un reale contatto fra loro.I ragazzi mal sopportano la realtà e fanno fatica a rinunciare alle loro abitudini. Come farglielo capire? Dire loro “sento quello che provi, ti sono vicino, vedo come ti senti e cerco di soccorrerti” può aprire la porta al dialogo e renderli partecipi.
ULTIMA ORA
- Tragedia a Iglesias, due minori morti in scontro tra scooter e auto
- Trovato corpo del rabbino scomparso negli Emirati, ira Israele: "Terrorismo antisemita"
- Cop29 raggiunge accordo sul clima, Biden: "Nessuno può impedire rivoluzione verde"
- Verstappen campione del mondo 2024, Russell vince Gp Las Vegas
- Non solo Putin, anche Kim avverte gli Usa: "Continue provocazioni, rischio conflitto armato"
- Russia, l'analista: "Bomba nucleare? Putin non bluffa, inevitabile scontro con Ue"
- Coppa Davis, Italia-Olanda: orario e dove vederla
- Giornata contro la violenza sulle donne, Gloria Peritore: "Sul ring sono rinata. E ho trovato l'amore vero"
- Covid 2024, cosa c'è di nuovo su XEC la variante che dominerà in inverno
- Daniele, nato due volte, dal trapianto di cuore alla mezza maratona: la storia
"Genitori e figli in quarantena: consigli di convivenza”| Vivere Bene#41
Restare a casa per tanti giorni rischia di far andare in tilt l’equilibrio familiare. Il primo passo devono farlo i genitori provando ad identificarsi con i ragazzi, agendo con compartecipazione nei loro confronti e mostrandosi attenti ad ascoltare cosa provano in questi giorni di ‘coprifuoco’.
- Pubblicato il
Redazione
Articoli correlati
Redazioni
Categorie
© 2023 - Totopartners s.r.l. | via delle industrie, snc - 21040 Gornate Olona (VA) | P.IVA 09164771009