Matteo Bianchi e Isabella Tovaglieri. Ma anche Stefano Candiani, Leonardo Tarantino, Emanuele Monti.
La videoconferenza organizzata dai vertici provinciali della Lega ha richiamato l'attenzione della base, dei militanti e alcuni esponenti, che hanno risposto alle domande dei due giornalisti invitato al meeting online: il direttore di Rete55, Matteo Inzaghi, e la storica penna di Prealpina Pasquale Martinoli.
Reduce da giornate di duro confronto in Parlamento, l'onorevole Bianchi ha voluto ribadire la distanza politica tra la linea del Carroccio (vicina al tessuto produttivo di questo territorio, in particolare al plotone delle partite IVA, e alla piccola impresa) e quella del Governo Conte, che l'opposizione considera non solo ermetico ("L'altro giorno il premier ha parlato oltre un'ora senza dire niente", sentenza l'ex sindaco di Morazzone) ma anche inadeguato. "Come dimostrano, afferma Bianchi, gli ingiustificabili ritardi nell'erogazione della cassa integrazione, fino a questo momento sostenuto quasi interamente dai datori di lavoro".
L'europarlamentare Tovaglieri, dal canto suo, stigmatizza la distanza tra l'incedere comunitario e le difficoltà dei Paesi colpiti dal Covid, a cominciare dall'Italia. "C'è una sproporzione lampante - attacca l'esponente bustocca - tra i fondi messi in campo dagli Stati Uniti e quelli decisi finora dall'Europa. Senza contare l'intollerabile egoismo politico dimostrato da Paesi del Nord come l'Olanda.
E la Fase Due? A conferenza in corso, ecco giungere l'accorato appello di Confartigianato a Regione Lombardia, cui, per voce del direttore Mauro Colombo, le PMI chiedono più tamponi per poter riaprire le attività in sicurezza (per rivedere la posizione degli Artigiani, clicca qui). Pronta la replica del presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti: "Colombo sbaglia indirizzo: la carenza di tamponi è da attribuire, da un lato, alla scarsa programmazione del governo centrale. Dall'altro, alla politica egoistica della Germania, che l'esecutivo nostrano non ha saputo contrastare (sui "reagenti tedeschi" Monti si era già espresso settimana scorsa: per rivedere l'intervista, clicca qui).