"Caro Fontana, levaci i guanti"

In una lettera firmata dal Gruppo MOOSS, medici, dentisti e operatori sociosanitari chiedono a Regione Lombardia di rivedere la norma sull’obbligo di coprirsi le mani sui mezzi pubblici: “Non difendono dal Covid. Ma, al contrario, lo favoriscono”

"I guanti non proteggono dal coronavirus. Anzi, rischiano di dargli una mano!".

Lo scrive a chiare lettere il Gruppo MOOSS, "Medici, Odontoiatri, Operatori Sanitari e Socio Sanitari uniti contro il Covid-19, in una lettera indirizzata al Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.

Nella missiva, firmata dai fondatori del Gruppo Alberto Ciatti (nella foto) e Tommaso Mascarello - che all'inizio dell'emergenza avevano incoraggiato gli studi odontoiatrici a donare i propri Dispositivi di Protezione Individuale ai Medici di Base (per rivedere la notizia clicca qui) - chiedono alla giunta di rivedere la norma che obbliga i cittadini a indossare i guanti, sui mezzi pubblici, per evitare la diffusione della malattia.

"I guanti non proteggono affatto - sentenziano i firmatari - Per difendersi dal virus è necessario rispettare il distanziamento sociale, indossare la mascherina e non toccare il viso (in particolare occhi, naso e bocca, le tre vie di trasmissione del virus)  né con le mani, né tanto meno con i guanti, se prima non è stata eseguita un'accurata igiene con acqua e sapone o con gel igienizzanti".

Lungi dall'essere protettivi, infatti, i guanti offrono una falsa idea di sicurezza e usati non correttamente rischiano di trasformarsi in un veicolo del virus anziché in una barriera.

Per non parlare dell'impatto che avrebbero sull'ambiente e sulla sanità pubblica e privata: un uso massivo ed improprio dei guanti di lattice o di gomma tra la popolazione potrebbe infatti causare problemi di approvvigionamento di questi dispositivi di protezione individuale agli operatori sanitari: gli unici che ne hanno davvero bisogno per espletare in sicurezza la propria missione".

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