"Mi ero illuso che il buonsenso trionfasse e che le indicazioni venissero rispettate. Purtroppo non è andata così".
Parole piene di amarezza e di preoccupazione quelle di un barman del centro di Varese, reduce da una serata che aveva immaginato ben diversa. Gioiosa, ma disciplinata. Spensierata, ma rigorosa nel rispetto di regole destinate a cambiare, almeno in parte, la quotidianità di chi gestisce locali pubblici. E di chi li frequenta.
Invece, non è andata così. Nonostante l'incontro di poche ore prima tra titolari dei locali e vicesindaco Daniele Zanzi (per rivedere il servizio, clicca qui), la situazione, a qualcuno, è sfuggita di mano.
Complici una bellissima serata di inizio Estate e la voglia di ritrovarsi, le vie Cavallotti e Cattaneo (la cosiddetta movida varesina) sono state prese d'assalto da centinaia di giovani e giovanissimi. Alcuni portavano la mascherina. In tasca. Capannelli di ragazzi sostavano di fronte ai locali, decretando il ritorno dei famosi "assembramenti", che le ordinanze vietano esplicitamente.
"Stamattina - ci dice l'addetto ai lavori - ho telefonato al vicesindaco per scusarmi a nome della categoria. Io ho fatto del mio meglio. Ho chiesto ai clienti di indossare la mascherina, ho vietato l'ingresso all'interno del locale per evitare che le distanze minime venissero varcate. Altri colleghi, però, si sono comportati in maniera diversa, lasciando che a regnare sovrana fosse l'anarchia. Non è giusto che pochi trasgressori possano gettare ombre e discredito su una categoria che, per la gran parte, ha rispettato scrupolosamente le regole".
E i controlli? "So che qualcuno ha chiamato le forze dell'ordine, ma io non ho visto grandi reazioni".
In realtà, la prospettiva di vedere la "movida" solcata da auto pattuglia e multe a valanga non piace a nessuno. Basterebbe che tutti, gestori e clienti, si assumessero le proprie responsabilità, contribuendo a un ritorno alla normalità che, sebbene da tutti auspicato, dovrebbe essere graduale e prudente.
E stasera e domani come andrà?, chiediamo al nostro interlocutore: "Io e tanti altri colleghi faremo il nostro dovere e chiederemo agli avventori di rispettare le regole del gioco. Spero che tutti facciano la loro parte per garantire un week-end di ritrovo, svago, serenità, evitando inutili rischi. E se qualcuno dovesse uscire dal seminato, assicura, sarò io il primo a chiamare il 112".
Nel pomeriggio, il sindaco Davide Galimberti ha incontrato i commercianti in una riunione urgente in Comune. Al termine, il messaggio del numero due di giunta Zanzi è forte e chiaro e suona come un ultimatum: "Ultima possibilità. Se nelle prossime ore vedremo ancora le scene viste venerdì, ordineremo ai locali di chiudere alle 22".