Stretta di mano, abbracci e baci di saluto sono patrimonio dell'umanità: Varese chiede che vengano inseriti, a pieno titolo, nell'elenco dei "monumenti" tutelati dall'UNESCO.
Artefice della geniale e intrigante richiesta, Isidoro Cioffi, psichiatra e Direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze dell'ASST Sette Laghi, che ha incassato il sostegno e la controfirma del Direttore Sociosanitario dell'azienda, Ivan Mazzoleni.
Resta da capire cosa deciderà di fare il Comitato italiano che fa capo all'Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, che auspicabilmente dovrà dare avvio ufficiale alla procedura.
"Come è noto - si legge in una nota di ASST - l'Unesco non tutela solo i monumenti fisici ma tutte le forme espressive della creatività umana. Come recita il sito istituzionale, vengono tutelate "tutte le tradizioni vive trasmesse dai nostri antenati: espressioni orali, incluso il linguaggio, arti dello spettacolo, pratiche sociali, riti e feste, conoscenza e pratiche concernenti la natura e l’universo, artigianato tradizionale."
In questo spirito si inserisce la proposta che nasce a Varese, provincia che vanta ben 4 siti Unesco (Sacro Monte, Isolino Virginia, Castelseprio e Monte San Giorgio).
"In questo periodo di emergenza - spiega Cioffi - sono state necessariamente abolite la manifestazioni di saluto e affetto quali strette di mano, abbracci e baci, tanto care a noi occidentali. E’ noto che, senza relazioni con la forza e la bellezza dell’appropriata fisicità, si muore. Siamo animali sociali e questo significa che esistiamo perché siamo in relazione con gli altri".
Ciò che è drammatico non è solo la pandemia, ma la paura di un abbraccio, lo stare sempre più isolati. Una parte rilevante del nostro sentire si esprime con il corpo in relazione. Con questa iniziativa - conclude lo psichiatra - vogliamo richiamare l'attenzione di tutti sull'importanza della fisicità nei rapporti umani, un valore che l'emergenza pandemica non ci deve far dimenticare".