Monteviasco, Cipriano: "La funivia può riaprire"

L’attivista del Movimento Cinque Stelle, relazione della Direzione Generale Investigazioni Ferroviarie e Marittime alla mano, si dice favorevole alla rimessa in funzione dell’impianto che, come precisato dai tecnici, è a norma e sicuro

Monteviasco, chiusa l’inchiesta. Sono undici i nomi che compaiono sul registro degli indagati per la morte di Silvano Dellea, il sessantenne di Dumenza vittima del tragico incidente avvenuto nel novembre del 2018 all’impianto di risalita di Curiglia con Monteviasco. Sarà il PM Anna Zini - tra poco meno di venti giorni - a decidere tra la richiesta di rinvio a giudizio o l’assoluzione.

Secondo la Procura di Varese, il fatto fu causato dalla mancanza di adeguate misure di sicurezza, in particolare l’assenza del terrazzino d’ispezione che consentirebbe, a chi esegue gli interventi di manutenzione, di operare senza rischi. 

E’ stato un incidente a togliere la vita al signor Dellea, dice Gianfranco Cipriano, attivista del Movimento 5 Stelle. La relazione pubblicata dalla Direzione Generale Investigazioni Ferroviarie e Marittime infatti parla della completa regolarità e conformità alle norme vigenti dell’impianto di Monteviasco e appura l’inosservanza da parte dell’operatore delle norme di sicurezza. Nel documento si sottolinea anche che l’impianto sia tuttora perfettamente a norma e non necessiti di nessuna modifica tecnica. Perchè dunque è ancora chiuso? 

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