Patrick, il medico libanese che ama l'Italia

Il dottor Tayoun, nato a Beirut, vive da 14 anni a Varese, dove si è laureato in Medicina e dove esercita quotidianamente la propria professione-missione. Lo incontriamo all’ombra del cedro del Libano di Villa Mirabello per chiedergli di questi ultimi giorni, dei contatti con la famiglia. E di un Paese che saprà rialzarsi

Patrick è nato a Beirut 34 anni fa. Da 14 anni vive in Italia, a Varese, dove ha studiato e si è laureato in Medicina all’Università dell’Insubria.

Attivo sul piano sociale e aggregativo, già esponente del Senato Accademico, oggi esercita a pieno titolo e durante il covid è stato in prima linea nella lotta al virus.

Nei giorni scorsi il suo telefono è letteralmente impazzito. La tremenda esplosione di Beirut ha mietuto morte e dolore, squarciando ancora una volta il cuore di un Paese abituato a tormenti e violenze, ma anche ad accoglienza, bellezza, profonde radici storiche e culturali.

  1. "Sapremo rialzarci, levare la polvere e ripartire", afferma il dottor Tayoun, che si riconosce nel termine resiliente, al centro di un recente servizio che Rete55 ha dedicato al Libano (per rivederlo, clicca qui).

A Beirut Patrick ha ancora parte della propria famiglia, genitori, un fratello. E qui ci sono altri due fratelli, Antonio e John, prossimi alla laurea in Farmacia. Quando gli chiediamo di incontrarci, ci dà appuntamento a Villa Mirabello, in un punto tutt’altro che casuale. Sotto al cedro del Libano.

Qui trovate la nostra intervista.

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