Vigili del Fuoco al lavoro per tutta la giornata di domenica a causa del maltempo. Tra le zone più colpite, il Sacro Monte di Varese, devastato da acqua e vento. Sono tante le piante rovinate al suolo, in uno scenario drammatico.
Una buona notizia arriva invece da Vararo, frazione di Cittiglio, dove l’isolamento delle famiglie residenti è finalmente terminato grazie alla riapertura del collegamento da Arcumeggia. I lavori però non sono ancora finiti: per ora, la strada che sale da Cittiglio è ancora impraticabile.
Sotto controllo costante poi il Lago Maggiore: le piogge lo hanno alzato di due metri in meno di due giorni.
Le località che rischiano di finire sotto acqua sono soprattutto Monvalle, Laveno Mombello, Angera, Porto Valtravaglia e Luino. A rischio anche Sesto Calende.
Resta preoccupante anche la situazione di Leggiuno. Mentre il sindaco Alessandro Boriani si prepara all’audizione urgente da lui richiesta presso la "Commissione agricoltura foreste e parchi" del Consiglio Regionale e in programma l’otto ottobre, arrivano i dati ufficiali utili per comprendere le ragioni della violenta colata di detriti che ha colpito la comunità.
I caratteri di eccezionalità sono legati all’intensità della pioggia e alle condizioni del bacino che - dopo il passaggio del fuoco del 2017 - è caratterizzato da un terreno meno permeabile. I lavori realizzati recentemente hanno limitato la quantità di detriti che avrebbe potuto giungere a valle, ma non basta. La fragilità della montagna è peggiorata e serve intervenire rapidamente per tutelare quella zona e i suoi abitanti.