Vaccino antinfluenzale, la grande sfida.
Regione Lombardia presenta la campagna 2020 e, recependo le indicazioni del Ministero della Salute, alza ulteriormente l'asticella delle ambizioni.
Precedenza agli over 65 e ai soggetti a rischio, ovvero fragili, operatori sanitari, forze dell’ordine e altre categorie particolarmente esposte. Obiettivo, vaccinarne almeno il 75%, cioè 2 milioni 46 mila soggetti.
A questo elenco, il Ministero ne aggiunge un altro: persone tra i 60 e i 64 anni e bambini tra i 6 mesi e i 6 anni: un altro milione e 172 mila soggetti in tutto, 720 mila dei quali, secondo i desiderata del governo, andrebbero vaccinati.
Complessivamente, parliamo di 2 milioni 768 mila lombardi. Se si riuscisse nell’intento, supererebbe di oltre il doppio il dato dell’anno scorso, quando il vaccino fu eseguito sul 49% degli anziani e sul 48% dei soggetti a rischio, per un totale di circa 1 milione 320 mila persone.
Ma come la mettiamo con la materia prima? “L’abbiamo già in dote - tranquillizza il DG del Welfare lombardo Marco Trivelli - chiarendo che sono state acquistate 2 milioni 884 mila dosi di vaccino”.
Ed ecco come ci si muoverà: entro Ottobre saranno messe a disposizione 792 mila dosi, destinate prima di tutto agli ospiti delle RSA, ai fragili e una parte degli over 65. A Novembre verranno fornite altre 2 milioni di dosi, per completare la platea di anziani e vaccinare i bambini più piccoli. Dalla metà Novembre, toccherà ai bimbi più grandicelli, agli over 60, agli operatori sanitari e così via.
Interlocutori primari per la somministrazione dei vaccini, i Medici di Medicina Generale, che nell’ATS Insubria hanno risposto presente al 100%. A seguire, le ASST. Ancora da definire il ruolo delle farmacie: la Regione sta infatti valutando un accordo ad hoc con Federfarma.