La quotidianità all’epoca del covid non è più scandita dalla dicitura "prima o dopo i pasti", bensì prima o dopo i DPCM. La situazione è difficile, l'emergenza torna a montare e non osiamo immaginare quanto possa essere difficile combinare la tutela della salute pubblica con la difesa dell'interesse economico.
Tuttavia, le contraddizioni sono numerose, profonde e potenzialmente deleterie.
In questo editoriale, Matteo Inzaghi si sofferma, ancora una volta, sul martoriato settore culturale, che oggi vede accessibili cinema e teatri, ma vede vietati i convegni. Una decisione che, come sempre, presenta parecchie trappola, riassunte in questa breve riflessione che condividiamo con voi.