Fingevano di essere restauratori specializzati in beni ecclesiastici, si facevano consegnare da preti e responsabili di istituti religiosi cattolici di tutta Italia oggetti di valore, per poi truffarli. Sgominata dai Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Cagliari la banda di malviventi: otto arrestati. Tra loro anche un cittadino di Samarate.
L'ordinanza è stata eseguita questa mattina nelle province di Pordenone, Bergamo, Roma e Varese.
I Carabinieri di Cagliari avevano avviato l’indagine nel dicembre del 2017, dopo aver ricevuto varie segnalazioni e denunce relative all'attività illecita riconducibile a 13 persone di etnia Rom.
Tre erano a capo del gruppo criminale e giravano per chiese e istituti cattolici fingendo di lavorare per una solida azienda di restauro.
Oltre cento gli episodi di truffa scoperti dalle forze dell’ordine, tutti eseguiti con lo stesso modus operandi: i malviventi si facevano consegnare dai religiosi beni ecclesiastici di grande valore, promettendo di rimetterli a nuovo a prezzi molto economici. Una volta terminato il lavoro, però, i finti professionisti chiedevano una somma di denaro più cospicua.
Se i clienti mostravano perplessità o si rifiutavano di pagare, venivano minacciati.
L’importo economico estorto è stato calcolato dai Carabinieri in diverse centinaia di migliaia di euro, a cui va sommato il valore degli oggetti mai restituiti, dei gioielli a volta usati dalle vittime a titolo di pagamento, degli interessi dei finanziamenti accesi dai parroci per poter far fronte alle richieste di pagamento.
Grazie agli accertamenti richiesti all'Inps è emerso anche che quattro persone della banda percepiscono il reddito di cittadinanza.