Fare la spesa diventa... uno "sballo"

33 famiglie varesine inizieranno a rifornirsi al supermercato senza acquistare cibi in contenitori in plastica usa e getta. 9 i punti vendita che aderiscono all’iniziativa

A febbraio 2020 è partito il progetto Spesa Sballata, una sfida per ridurre l’utilizzo di plastica monouso nella nostra quotidianità. Più in particolare, il progetto intende  avviare una sperimentazione di spesa senza imballi usa e getta. Ormai abbiamo tutti in mente le immagini dei danni della plastica usa e getta sugli ambienti naturali e sugli animali, quella che usiamo per qualche minuto ma che poi resta per secoli nell’ambiente. Il riciclo aiuta ad affrontare il problema, ma non basta, visto che gran parte della plastica monouso finisce in discarica, in inceneritore o dispersa nell’ambiente. E’ dunque giunto il momento di cambiare marcia, ed accompagnare sempre più le pratiche di riciclo con quelle, ambientalmente preferibili, indirizzate a riduzione e riuso, come hanno peraltro iniziato ad indicarci le strategie e le politiche internazionali per affrontare il problema.

 

Il progetto Spesa Sballata intende collegarsi strettamente agli indirizzi che cominciano a delinearsi, ad esempio con la Strategia UE sulle Plastiche, e con la Direttiva Europea sulle Plastiche Monouso che dovrà essere recepita a livello nazionale entro luglio 2021. L’Europa è stato il primo attore istituzionale a livello globale a introdurre una regolamentazione che faccia diminuire la produzione, il consumo e la dispersione delle plastiche monouso. Il progetto Spesa Sballata, quindi, anticipa sul territorio provinciale le strategie europee, introducendo ulteriori elementi.

 

Il progetto Spesa Sballata, finanziato da Fondazione Cariplo nel Bando Plastic Challenge 2019, vede come capofila Cooperativa Totem in partnership con Provincia di Varese - Osservatorio Provinciale Rifiuti e Green Schools, Scuola Agraria del Parco di Monza e Comune di Varese.

 

Di qui a fine 2021 il progetto spesa Sballata prevede:

- L’incremento sul territorio varesino delle Famiglie Sballate, che intendono impegnarsi volontariamente sulla riduzione dei propri rifiuti domestici secondo un decalogo di buone pratiche. Un’esperienza nata nel 2018 su spinta di Provincia di Varese, che ha visto coinvolte il primo nucleo di famiglie e che oggi hanno raggiunto quota 60, di cui 33 sperimenteranno l’azione Spesa Sballata.

- La sperimentazione di una spesa “senza imballo” in 9 punti vendita Carrefour e Coop: qui le  Famiglie Sballate potranno utilizzare retine riutilizzabili per acquistare frutta e verdura e contenitori riutilizzabili messi a disposizione dal progetto e portati da loro ai punti vendita, per l’acquisto ai banchi di vendita assistita (panetteria, pescheria, gastronomia, macelleria), evitando così incarti usa e getta forniti ai banchi dei supermercati.

- La realizzazione di un evento pubblico plastic free con la partnership del Comune di Varese.

 

La sperimentazione della Spesa Sballata è partita il 1 novembre, dopo una attenta e proficua collaborazione con ATS Insubria per la redazione delle Linee guida Sanitarie per acquisti in contenitori riutilizzabili, che garantissero, anche in tempo di COVID 19, il rispetto delle norme igienico-sanitarie insieme alle buone prassi ambientali.

 

In proposito, è opportuno sottolineare che l’attuale congiuntura sanitaria non incide negativamente, contrariamente a quanto spesso si ritiene e comunica, sulle opportunità di impiego di oggetti ed imballaggi riusabili. In effetti, le evidenze scientifiche ci segnalano che, lungi dall’essere “barriera di protezione”, è proprio il monouso che, aumentando il turnover di materiali che dall’esterno entrano nella nostra vita quotidiana, è maggiormente incline a moltiplicare i percorsi di contagio. In realtà, sia il monouso che il riusabile vanno soggetti agli stessi principi, condizioni e pratiche di igiene: ma il riusabile, essendo in genere “personale” (e massimamente nel caso dei contenitori per acquisti!), diminuisce, anziché aumentare, l’evenienza di contagi dall’esterno.

 

Il progetto si sta realizzando grazie al sostegno e alla collaborazione di Coop Lombardia e Carrefour Italia, che hanno attivato 9 punti vendita per la sperimentazione, messo a disposizione contenitori idonei con logo di progetto realizzato dagli studenti del Liceo Artistico CANDIANI BAUSCH di Busto Arsizio e stanno accompagnando l’attività con i propri dipendenti e anche con buoni sconto rivolti alle famiglie partecipanti. Una scelta non casuale quella di queste due catene di supermercati, partendo dall’impegno che Coop ha sempre dimostrato sui temi ambientali e sociali (come la campagna “dall’olio all’olio” per citarne una) e da Carrefour che ha già portato avanti la medesima sperimentazione in altri paesi europei (Francia, Spagna, Belgio e Polonia), oltre che Taiwan.

 

Ecco i punti vendita presso i quali le Famiglie potranno sperimentare la Spese Sballata:

COOP: Busto Arsizio (viale Repubblica e viale Duca d’Aosta), Malnate, Varese, Laveno Mombello

CARREFOUR: Gallarate (viale Carlo Noè), Varese (via Sanvito Silvestro), Cocquio Trevisago, Tradate.

 

 

 

 

 

 

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