Racconta Matteo Inzaghi: "Ricordo bene la nascita del Circolo della Bontà, nel Luglio 2011.
E ricordo le mie prime sensazioni. Restai stupito dalla denominazione e dalla scelta di quella parola, apparentemente semplice e a suo modo rivoluzionaria: bontà. Che termine ingombrante, pensai. Chi può dirsi davvero buono? Chi può attribuire a un ente, a un’associazione, una missione così impegnativa e scivolosa?
Col tempo, ho capito due cose. La prima è che la Fondazione ha davvero messo i circolo la bontà. La seconda è che in quel nome, Circolo della Bontà, c’era uno sguardo lungimirante sull’elemento cardine della modernità..."
Nel servizio, l'editoriale completo.