Un Protocollo antiviolenza, che vede alleati e sinergici tutti i principali soggetti istituzionali del territorio.
Elaborato da ASST Sette Laghi e Procura della Repubblica, il documento si propone di attivare in tempi rapidi una rete protettiva a favore di minori, approdati al Pronto Soccorso Pediatrico dell'Ospedale Del Ponte di Varese e che presentino sospetti e/o dichiarati casi di abuso/maltrattamento.
Nel concreto, all'arrivo di un caso sospetto in PS (un bambino con segni, lividi o comportamenti riconducibili a scenari di abuso sessuale o di maltrattamento fisico), il sistema si aziona senza esitazioni né rinvii, attivando una rete di interventi utile alla difesa della (vera o presunta) vittima e coinvolgendo le autorità più indicate: raccolta delle prove, ascolto dell'interessato, interlocuzione coi genitori, con gli insegnanti, coi compagni di scuola e coi contatti più prossimi.
"Non dovrà accadere più - spiega il Procuratore della Repubblica Daniela Borgonovo - che una bambina vada a scuola per mesi coi lividi provocati dalle violenze domestiche, senza che nessuno intervenga nell'immediato".
Alla conferenza online di questa mattina, che ha ufficialmente presentato i contenuti del Protocollo, hanno preso parte, oltre alla dottoressa Borgonovo, il Direttore Generale di ASST, Gianni Bonelli, il Responsabile del Dipartimento Donna e Bambino di ASST, nonché docente dell'Insubria, Massimo Agosti, la Responsabile del Pronto Soccorso Pediatrico, Annamaria Plebani, il Responsabile di Medicina Legale, Massimo Alonzo, il Questore Giovanni Pepé, il Comandante provinciale dei Carabinieri, Gianluca Piasentin e la Presidente dell'Ordine degli Avvocato Elisabetta Brusa.