Ristoratori in rivolta, FIPE si sfila: "Serve pazienza"

Sta raccogliendo numerose adesioni a livello nazionale l’iniziativa #IOAPRO che prevede l’apertura serale di ristoranti e pizzerie venerdì 15, vigilia dell’entrata in vigore del nuovo DPCM. Giordano Ferrarese, presidente provinciale della federazione italiana pubblici esercizi si oppone: “Non rispettare la Legge non aiuterà la categoria”

I ristoratori sfidano il Governo Conte. Sta raccogliendo numerose adesioni a livello nazionale l’iniziativa #IOAPRO che prevede l’apertura serale di ristoranti e pizzerie venerdì 15, vigilia dell’entrata in vigore del nuovo DPCM, che dovrebbe contenere misure e regole ancora più restrittive per i locali, tra cui il divieto dell’asporto dopo le 18 per i bar. Nei fatti, il 15 i ristoranti aderenti alla protesta alzeranno le loro saracinesche e accoglieranno i clienti, senza offrire loro del cibo ma solo per scattare delle foto e per accendere i riflettori sulla categoria ormai allo stremo.

“Capiamo le difficoltà” - dice Giordano Ferrarese, presidente provinciale di Fipe (federazione italiana pubblici esercizi), “ma non sosteniamo questa scelta”.

“Siamo consapevoli che questa situazione sia ormai insostenibile, e chiediamo ai ristoratori di tenere duro, nell’attesa che il vaccino restituisca a tuttI noi la libertà”, conclude Ferrarese.

 

 

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