Non un documento, ma un grido. Non una richiesta, ma una pretesa. Non una proposta, ma una rivendicazione legata all’esigenza di restare in piedi, sopravvivere e lavorare.
La lettera che Davide Galli, presidente di Confartigianato, ha inviato a esponenti politici nazionali e regionali esprime tutta l’esasperazione di un mondo del lavoro in agonia, stufo di decisioni che sembrano ignorare la realtà e rifiutarsi di toccare con mano le tragiche conseguenze di scelte che deprimono, fino ad annientare la linfa vitale dell’impresa, unico e insostituibile motore del Paese.
Matteo Inzaghi lo riassume in questo servizio.