Abbiamo retto il colpo, ma a caro prezzo. E questo deve restare ben impresso a tutti. Oggi, come si evince dal grafico e come conferma ATS Insubria, le cose vanno senz’altro meglio, rispetto al periodo più cupo della Storia varesina (tra inizio Ottobre e metà Novembre, con oltre 2 mila casi al giorno). Ma affinché si possa uscire dal tunnel è chiaro che alcuni elementi vanno tenuti sott’occhio.
Il ritorno a scuola, tanto per dirne uno: "Oggi, scandisce il direttore sanitario Giuseppe Catanoso, il nostro monitoraggio è rapido, collaudato e capillare. Tradotto: la scuola in presenza preoccupa molto meno di prima.
E’ vero, però, che altri segnali vanno maneggiati con cura. Prima di tutto, le famigerate varianti. Il portale di ATS ha un’area dedicata a chi si appresta ad atterrare a Malpensa tornando da Paesi osservati speciali, come Gran Bretagna, Irlanda, Brasile e Sudafrica. Previsti 14 giorni di isolamento obbligatorio, con tanto di tamponi e procedure già rodate.
Ma quando potremo dirci più tranquilli? Catanoso non ha dubbi: "La data fatidica è quella del 29 Gennaio, giorno entro il quale l’EMA dovrà dare via libera al vaccino di AstraZeneca".